Mai porsi dei limiti, se vuoi puoi farcela
26-05-2017 16:58 - News Generiche
Mai porsi dei limiti se vuoi puoi farcela
Un giorno di tanti anni fa venne a trovarmi un amico proponendomi di partecipare con lui ad un corsa podistica amatoriale che si svolgeva di domenica. Gli risposi che non ero in grado di farla in quanto non allenato. L´amico mi affermo che in tutte le corse c´è la possibilità di scegliere i percorsi da quello breve di 3/5 km, quello medio 6/10 km fino a giungere al percorso lungo di oltre 12 km. Avevo le spalle al muro e dopo aver insistito ancora un po´ gli risposi che sarei andato con lui ma avrei fatto la distanza più breve. Già da qualche mese il mio carissimo amico aveva maturato la decisione di correre una maratona (km 42) tutta d´un fiato e con l´obiettivo di farla in meno di 4 ore.
La domenica partecipai alla mia prima corsa podistica. Al momento dell´iscrizione mi venne dato un cartellino colorato che testimoniava la mia partecipazione al percorso più breve. Osservai gli altri iscritti e pensai dentro di me con un po´ di sufficienza questi li batto tutti! Parti in mezzo al gruppo con la convinzione di fare bene ma ben presto mi trovai stanco, con le gambe pesanti ed in gravi difficoltà di fiato. Risultato finale arrivai fra gli ultimi partecipanti superato da grandi e piccini, grassi e magri insomma una "vergogna" sportiva incredibile.
Insieme al mio amico durante il ritorno verso casa si commentava il mio risultato ottenuto mentre lui mi propose: perché non prepari la mezza maratona? Io sto preparando la distanza piena e ho fissato la partecipazione esattamente fra sei mesi. Potresti farlo anche tu se ti alleni con costanza e criterio. Declinai l´invito nel modo più categorico. Figurati se riesco a fare 21 km tutti di corsa visto le difficoltà che ho incontrato nella gara dei 5 km.
Nei giorni successivi però ragionai e ripensai all´invito ricevuto perché sarebbe stata una bella sfida per me stesso riuscire a correre la mezza maratona tutta di un fiato e soprattutto sotto le due ore.
Presi coraggio ed accettai la sfida.
La prima cosa che feci fu quella di trovare un piano di allenamento che mi permettesse alla data scelta per il mio debutto di arrivare pronto. Una volta visionate le diverse tabelle riferite agli allenamenti decisi di fare tre sedute la settimana più una gara la domenica in modo da valutare i miglioramenti fisici.
La seconda cosa che feci acquistai dell´indumento tecnico e delle buone scarpe da running.
La terza cosa decisi di cambiare alimentazione in modo da poter perdere qualche chilo di troppo oltre ad abituare il fisico ai nuovi ed intensi allenamenti.
La quarta cosa importantissima fu trovare il tempo per allenarmi. Riorganizzai la mia giornata lavorativa e di conseguenza trovai il tempo da dedicare agli allenamenti mentre per quanto riguarda le mattine della domenica dovevo essere libero per poter andare a correre.
E così fu.
Furono sei mesi molto impegnativi anche se ero riuscito ad organizzarmi al meglio con i tempi ed avere una costanza negli allenamenti dedicare mi sono apprestato a correre la mia prima maratona.
Il risultato finale fu fantastico. Arrivai naturalmente fra gli ultimi ma giunto al traguardo alzai le mani al cielo perché avevo vinto la mia sfida. Avevo corso la mezza maratona senza mai fermarmi e fissando un tempo di 1 ora e 57 minuti. Avevo raggiunto il mio traguardo. Ero felicissimo.
Il risultato ottenuto mi appagava pienamente perché ero riuscito a fare una cosa impensabile fino a sei mesi prima. Non pensavo proprio di riuscire a superare il mio limite fisico provato alla prima corsa podistica invece pienamente ci riuscii.
Quando si decide di provare a fare qualcosa e si riesce anche ad ottenere un risultato positivo sicuramente rimane la voglia di riprovarci. Il mio carissimo amico (ormai complice) mi propose di correre la mia seconda mezza maratona alla distanza di un mese e mezzo dalla prima.
Non ci pensai due volte ed accettai subito questa seconda sfida. Però promisi a me stesso di cercare di migliorare il tempo di percorrenza andando ad alzare la "mia asticella" del tempo migliorando il mio record.
Il tempo che dedicai agli allenamenti rimase sempre lo stesso ma cambiai gli esercizi fisici da svolgere trovando quelli più adatti a mantenere alta la resistenza e contemporaneamente aumentare la velocità.
Giunsi a correre la mia seconda maratona più consapevole delle mie possibilità fisiche. Tenevo in mente durante la corsa la mia tabella di marcia chilometro su chilometro. La gara la gestì al meglio per quanto riguarda il tempo e con un notevole miglioramento rispetto alla precedente mezza maratona concludendola in 1 ora e 53 minuti.
E anche in quella occasione tagliai il traguardo alzando le braccia al cielo felice e contento di quello che ero riuscito a fare.
Questa breve storia deve essere l´esempio che non solo nello sport è che per raggiungere un risultato bisogna:
- Darsi un obiettivo
- Studiare come fare per raggiungerlo
- Programmare i tempi
- Avere un po´ di disciplina
Tutto questo per dire che non bisogna mai porsi dei limiti perché se uno vuole ce la può fare.
Guarda il video
Un giorno di tanti anni fa venne a trovarmi un amico proponendomi di partecipare con lui ad un corsa podistica amatoriale che si svolgeva di domenica. Gli risposi che non ero in grado di farla in quanto non allenato. L´amico mi affermo che in tutte le corse c´è la possibilità di scegliere i percorsi da quello breve di 3/5 km, quello medio 6/10 km fino a giungere al percorso lungo di oltre 12 km. Avevo le spalle al muro e dopo aver insistito ancora un po´ gli risposi che sarei andato con lui ma avrei fatto la distanza più breve. Già da qualche mese il mio carissimo amico aveva maturato la decisione di correre una maratona (km 42) tutta d´un fiato e con l´obiettivo di farla in meno di 4 ore.
La domenica partecipai alla mia prima corsa podistica. Al momento dell´iscrizione mi venne dato un cartellino colorato che testimoniava la mia partecipazione al percorso più breve. Osservai gli altri iscritti e pensai dentro di me con un po´ di sufficienza questi li batto tutti! Parti in mezzo al gruppo con la convinzione di fare bene ma ben presto mi trovai stanco, con le gambe pesanti ed in gravi difficoltà di fiato. Risultato finale arrivai fra gli ultimi partecipanti superato da grandi e piccini, grassi e magri insomma una "vergogna" sportiva incredibile.
Insieme al mio amico durante il ritorno verso casa si commentava il mio risultato ottenuto mentre lui mi propose: perché non prepari la mezza maratona? Io sto preparando la distanza piena e ho fissato la partecipazione esattamente fra sei mesi. Potresti farlo anche tu se ti alleni con costanza e criterio. Declinai l´invito nel modo più categorico. Figurati se riesco a fare 21 km tutti di corsa visto le difficoltà che ho incontrato nella gara dei 5 km.
Nei giorni successivi però ragionai e ripensai all´invito ricevuto perché sarebbe stata una bella sfida per me stesso riuscire a correre la mezza maratona tutta di un fiato e soprattutto sotto le due ore.
Presi coraggio ed accettai la sfida.
La prima cosa che feci fu quella di trovare un piano di allenamento che mi permettesse alla data scelta per il mio debutto di arrivare pronto. Una volta visionate le diverse tabelle riferite agli allenamenti decisi di fare tre sedute la settimana più una gara la domenica in modo da valutare i miglioramenti fisici.
La seconda cosa che feci acquistai dell´indumento tecnico e delle buone scarpe da running.
La terza cosa decisi di cambiare alimentazione in modo da poter perdere qualche chilo di troppo oltre ad abituare il fisico ai nuovi ed intensi allenamenti.
La quarta cosa importantissima fu trovare il tempo per allenarmi. Riorganizzai la mia giornata lavorativa e di conseguenza trovai il tempo da dedicare agli allenamenti mentre per quanto riguarda le mattine della domenica dovevo essere libero per poter andare a correre.
E così fu.
Furono sei mesi molto impegnativi anche se ero riuscito ad organizzarmi al meglio con i tempi ed avere una costanza negli allenamenti dedicare mi sono apprestato a correre la mia prima maratona.
Il risultato finale fu fantastico. Arrivai naturalmente fra gli ultimi ma giunto al traguardo alzai le mani al cielo perché avevo vinto la mia sfida. Avevo corso la mezza maratona senza mai fermarmi e fissando un tempo di 1 ora e 57 minuti. Avevo raggiunto il mio traguardo. Ero felicissimo.
Il risultato ottenuto mi appagava pienamente perché ero riuscito a fare una cosa impensabile fino a sei mesi prima. Non pensavo proprio di riuscire a superare il mio limite fisico provato alla prima corsa podistica invece pienamente ci riuscii.
Quando si decide di provare a fare qualcosa e si riesce anche ad ottenere un risultato positivo sicuramente rimane la voglia di riprovarci. Il mio carissimo amico (ormai complice) mi propose di correre la mia seconda mezza maratona alla distanza di un mese e mezzo dalla prima.
Non ci pensai due volte ed accettai subito questa seconda sfida. Però promisi a me stesso di cercare di migliorare il tempo di percorrenza andando ad alzare la "mia asticella" del tempo migliorando il mio record.
Il tempo che dedicai agli allenamenti rimase sempre lo stesso ma cambiai gli esercizi fisici da svolgere trovando quelli più adatti a mantenere alta la resistenza e contemporaneamente aumentare la velocità.
Giunsi a correre la mia seconda maratona più consapevole delle mie possibilità fisiche. Tenevo in mente durante la corsa la mia tabella di marcia chilometro su chilometro. La gara la gestì al meglio per quanto riguarda il tempo e con un notevole miglioramento rispetto alla precedente mezza maratona concludendola in 1 ora e 53 minuti.
E anche in quella occasione tagliai il traguardo alzando le braccia al cielo felice e contento di quello che ero riuscito a fare.
Questa breve storia deve essere l´esempio che non solo nello sport è che per raggiungere un risultato bisogna:
- Darsi un obiettivo
- Studiare come fare per raggiungerlo
- Programmare i tempi
- Avere un po´ di disciplina
Tutto questo per dire che non bisogna mai porsi dei limiti perché se uno vuole ce la può fare.
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